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Qual è l'impatto della moda sul pianeta?
Qual è l'impatto della moda sul pianeta?

Qual è l’impatto della moda sul pianeta?

Non solo ambientale, ma anche (soprattutto) sociale: l’impatto della moda sul pianeta è importante. Vediamo perché.

Il fatto che l’industria della moda abbia un impatto importante dal punto di vista ambientale ormai è incontestabile. Prova ne sia il fatto che moltissime aziende, a partire da quelle del lusso, stanno facendo virare la loro produzione verso modelli decisamente più sostenibili. Triste da dire, ma un’altra prova di questa attenzione verso la sostenibilità sono anche le tante, tantissime campagne di greenwashing, messe in atto principalmente dai grossi colossi fast fashion. Per greenwashing, si intende quella pratica per cui si cerca di attirare l’attenzione su aspetti positivi e virtuosi dell’azienda in relazione all’ambiente, per evitare che quella stessa attenzione si sposti su pratiche molto meno virtuose.

Insomma, la moda sostenibile è un po’ sulla bocca di tutti e diversi studi hanno dimostrato che le nuove generazioni sono anche disposte a spendere di più se il brand che acquistano è trasparente e afferma di essere attento all’ambiente. Immaginatevi il conseguente giro d’affari.

Ma qual è l’impatto della moda sul nostro pianeta? Innanzitutto, è bene precisare che questo impatto non è solo ambientale, ma anche (e soprattutto) sociale. La sostenibilità sociale è una tessera del puzzle che viene sempre abilmente nascosta, mentre è proprio la chiave per capire quando male funzioni un sistema che ormai dura da decine di anni e che, per poter essere corretto, ha bisogno di tempo, politiche diverse, ma soprattutto che noi consumatori impariamo a fare scelte più consapevoli.

Qual è l'impatto della moda sul pianeta?

Qual è l’impatto della moda sul pianeta: ambientale

L’industria della moda è la seconda più inquinante al mondo dopo quella del petrolio. Per dirla in modo semplice, inquina in modo disastroso.

I materiali sversati nelle acque o immessi nell’aria

Gli impianti di lavorazione delle fibre tessili sono fortemente inquinanti. Parte di questo inquinamento è dovuto anche alle emissioni di CO2 dovute alla lavorazione delle fibre artificiali di derivazione sintetica come poliestere, poliammide, nylon. Tutti questi materiali derivano dal petrolio, quindi abbiamo non solo le emissioni dovute all’estrazione della materia prima, ma anche quelle legate alla sua lavorazione. Questi materiali costano poco, quindi i capi finiti costano poco, valgono poco… e affollano gli scaffali dei retailer fast fashion.

Oltre a questo, c’è da considerare anche lo sversamento in mare di acque piene di sostanze tossiche, che sono serviti per la tintura e il finissaggio dei capi. Il fatto che queste lavorazioni vengano fatte in una zona del mondo non illuminata dai riflettori non dovrebbe comunque lasciarci indifferenti: il mare è lo stesso in tutto il mondo. E il pesce che mangiamo (se ne mangiamo) arriva proprio da tutto il mondo, comprese quelle aree che meritano così poca attenzione.

Qual è l'impatto della moda sul pianeta?

L’acqua che serve per le colture

Se invece parliamo di fibre naturali, una di quelle che viene più utilizzata è il cotone. Disgraziatamente, il cotone è una fibra tessile che richiede un massiccio uso di acqua per essere coltivata, anche se la coltura è organica, cioè prima di pesticidi (anche qui si potrebbe aprire una lunghissima digressione, ma me la tengo per un altro post). Alternative? ce ne sono tante: viscose (sono tessuti artificiali ma di derivazione naturale, vengono dalla cellulosa di vari tipo di piante), canapa, bambù, solo per dirne alcuni.

Le emissioni dovute alla gestione logistica

Una maglietta viene prodotta in Bangladesh, spedita a Parigi, Milano, Londra. Qui magari non viene venduta, quindi quel lotto viene spostato in un’altra città, tipo Madrid, Berlino, New York. E magari da tutte queste città vengono fatti acquisti on line, spediti in aereo, camion, furgoni. Gli acquisti magari vengono resi, perché non. vanno bene (o perché sono stati messi una volta, scattati e postati su Instagram e quindi non servono più), complice anche il fatto che su moltissimi portali di vendita on line il reso è gratuito. Immaginate il livello di emissioni che si genera in tutti questi spostamenti logistici… e aggiungeteci il fatto che molto spesso i capi resi non vengono rimessi a scaffale, come succederebbe per un normale negozio, ma vengono distrutti.

Qual è l'impatto della moda sul pianeta?

Qual è l’impatto della moda sul pianeta: sociale

Una cosa di cui nessuno parla mai è l’aspetto etico della moda fast: per produrre rispettando i tempi velocissimi di una collezione a settimana o addirittura di nuovi capi ogni 4 giorni, bisogna accelerare e tagliare i costi. I costi si tagliano sulla materia prima (prodotti scadenti) e sulla forza lavoro. Si produce quindi dove il costo del lavoro ha un prezzo più basso. E chi è nel mondo che viene pagato pochissimo? Le donne e (sì, brividi) i bambini. Secondo un report di Save the children, del 2021, i bambini impiegati nell’industria tessile sono 152 milioni. Pensateci, alla prossima magliettina per l’asilo che prendete al vostro bimbo a €4,90…

Qual è l’impatto della moda sul pianeta: cosa possiamo fare noi

Possiamo fate tanto, ragazzi: possiamo scegliere! Ogni nostra scelta ha un impatto enorme.

Non comprare

Sembra banale, ma non comprare a meno che non sia necessario è un enorme, gigantesco passo avanti. Se cominciate da questo, è proprio il vostro atteggiamento nei confronti della moda (e non solo) che cambia: meno roba negli armadi, più cose di qualità, meno tempo perso senza sapere cosa mettersi (e ve lo dice una consulente d’immagine: fidatevi!). Meno soldi spesi in cianfrusaglie e più denaro a disposizione per capi che durano (o per altri acquisti!).

Comprare second hand

Prima di comprare qualcosa di nuovo, verificate che non sia disponibile nel mercato del second hand. Qui trovate una guida alle migliori app e siti second hand: non è una cosa da sfigati, è un modo diverso di comprare. Molto spesso si trovano in vendita addirittura capi nuovi con cartellino: ne vale davvero la pena.

Comprare da brand etici e sostenibili

Se dovete acquistare il nuovo, date la vostra preferenza a brand etici e sostenibili, brand prodotti localmente, quindi con emissioni molto più basse, o che utilizzano materiali rigenerati o riciclati. Le alternative sono tantissime. E no, questi brand non costano tanto, costano il giusto. È la fast fashion ad averci abituato ad un costo della moda completamente distorto.

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