Negli ultimi anni molte realtà educative si stanno orientando a fare scuola nella natura. Gli esseri umani, infatti, sono biofili a qualsiasi età; la scienza lo dimostra. Abbiamo una innata affinità con il mondo naturale e a contatto con esso ci rigeneriamo e siamo più concentrati. Senza andare lontano, crescere più felici e in armonia è possibile e accessibile. Ecco allora 4 benefici dell’educare nel verde.

A scuola nella natura: educare nel verde innalza il benessere psico-fisico
Educare nel verde innalza il benessere psico-fisico dei bambini e le loro capacità di apprendimento. Gli studi scientifici dimostrano che immergersi nella natura è rigenerante e favorisce una maggiore concentrazione.
Le attività educative all’aperto stimolano la creatività, l’utilizzo dei sensi e il movimento, mettono alla prova abilità e limiti. Inoltre permettono di rafforzare i sistemi locomotore e immunitario, incentivano la psicomotricità. Trasmettono gioia per la vita facendo sentire il bambino parte di qualcosa di più grande. Infine, permettono di sviluppare gratitudine per ciò che la vita regala in tutte le stagioni.
A scuola nella natura: educare nel verde migliora l’autostima
Educare nel verde migliora l’autostima perchè occuparsi del verde è molto di più che coltivare piante. Il sentimento di orgoglio che si ottiene quando si osserva crescere qualcosa che si è seminato è un’emozione potente e positiva. E’ provato scientificamente che prendersi cura di uno spazio verde favorisca un senso di appartenenza, controllo, connessione e responsabilità. Le scienze sociali insegnano che queste emozioni innalzano l’autostima facendoci sentire più positivi verso noi stessi e il futuro.
In particolare i bambini con disabilità fisiche e mentali trovano forza e passione nel coltivare cibo o fiori perchè possono essere più attivi. Tutto ciò si può fare anche in un piccolo spazio. Stare nel verde permette di superare differenze sociali e di genere perché si impara ad essere tutti parte della natura.
Scegliere le specie vegetali da piantare, seguire il ritmo delle stagioni, sporcarsi le mani per (far) crescere, creare un gruppo di piccoli giardinieri. Sono tutte attività che danno grande soddisfazione anche ai più piccoli. I bambini si scoprono più creativi, fantasiosi, coraggiosi e curiosi.

A scuola nella natura: educare nel verde aumenta l’autonomia
Educare nel verde aumenta la autonomia dei bambini. Le attività educative che possono svolgere in un giardino o in un orto li preparano alla responsabilità diretta del loro comportamento. Diventano così protagonisti del loro percorso di apprendimento: sperimentano ciò che accade in prima persona, si adattano alle circostanze, prendono decisioni autonome in base ai cambiamenti esterni.
Inoltre stare all’aperto offre una varietà di stimoli e sfide naturali attraverso i quali i bambini prendono consapevolezza del loro corpo. Anche solo camminando su terreni diversi scoprono i loro limiti e la forza necessaria per superarli.
Le esperienze all’aperto attivano la percezione multisensoriale. I bambini possono toccare, odorare, sentire, osservare la natura, gli animali e le loro tracce, le piante. In questo modo sviluppano un rapporto unico e personale con ciò che li circonda. Ogni successo permette loro di valutare le proprie capacità e decidere, con il supporto dell’adulto, dove migliorare.
A scuola nella natura: educare nel verde favorisce il rispetto per l’altro
Educare nel verde favorisce il rispetto per l’altro e il senso di socialità. In natura, per risolvere le difficoltà, i bambini hanno bisogno di fare squadra. Per questo formano spontaneamente gruppi di “lavoro” e si affiancano reciprocamente. Ognuno mette in campo le proprie competenze e tutti sono valorizzati per il contributo unico che possono offrire.
Le scienze sociali spiegano che il modo in cui guardiamo noi stessi dipende dal gruppo di cui facciamo parte. Quando i bambini si riconoscono tutti come giardinieri creano dei legami profondi. Nel verde apprendono il loro essere parte di un sistema globale nel quale tutti gli esseri viventi e non viventi si influenzano reciprocamente. Sensibilizzare i bambini ai legami ecologici insegnerà loro ad avere un atteggiamento rispettoso dell’ambiente.

Non esiste bello o brutto tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento.
Baden Powell
…e se siamo in pieno centro città? Portiamo la natura a scuola!
Se siamo in pieno centro città, portiamo la natura a scuola! Non attendiamo di raggiungere un parco naturale per vivere esperienze educative di qualità. Anche piccoli spazi urbani all’aperto offrono grandi opportunità. Usiamo ciò che abbiamo a disposizione.
Primo: osserviamo gli spazi che abbiamo a disposizione per individuare le possibili attività. Secondo: riorganizziamo gli spazi interni per svolgere al chiuso le esperienze da replicare all’aperto. Un esempio è allestire le finestre con piante di diverse dimensioni, forme, colori per richiamare la varietà di un paesaggio naturale. Terzo: implementiamo gli interni in base a ciò che abbiamo notato fuori. Un esempio: usiamo vasi diversi tra loro e personalizzati dai bambini per creare maggiore coinvolgimento. La visuale al di là delle finestre sarà il proseguimento del micropaesaggio interno.
La scienza dimostra che il cervello si rigenera osservando paesaggi lontani e i bambini mostreranno maggiore creatività. Uno studio in Giappone del 2013 dimostra che i verdi scuri aumentano il senso di calma e relax, i rossi intensificano la concentrazione, i gialli migliorano i livelli di energia. Non resta che sperimentare!