I “vini da meditazione” sono vini che non devono essere necessariamente abbinati al cibo ma che, al contrario, possono essere degustati anche da soli, magari in un momento particolare di relax davanti a un buon libro o mentre si ascolta della musica.
Il termine “vini da meditazione” viene coniato durante gli anni ’70 da Luigi Veronelli per identificare quei particolari vini ideali per essere accompagnati ai dolci o, in alcuni casi, per concludere in bellezza il pasto.
In cosa sono diversi i vini da meditazione rispetto a tutti gli altri?
Un vino da meditazione è caratterizzato di una grande complessità, data soprattutto dal suo lungo percorso e dalla sua storia. Sono vini dolci, morbidi e vellutati, e spesso possono anche essere vini liquorosi di lungo affinamento.
Dal punto di vista organolettico, i vini da meditazione, regalano sapori e profumi molto intensi che possono essere compresi e degustati a pieno solo nel tempo. Per questo motivo è necessario sorseggiargli lentamente, senza fretta, lasciando loro il giusto tempo per aprirsi e regalare tutto quello che hanno da offrire. Inoltre, a causa del grado di alcolicità relativamente alto, i vini da meditazione risultano caldi e avvolgenti in bocca.
Per tutti questi motivi, è davvero difficile abbinare un vino da meditazione a una pietanza. A differenza dei vini “classici” che, invece, possono essere facilmente affiancati ai cibi per esaltarne il gusto.
Il modo giusto per degustare un vino da meditazione è in totale relax, magari dopo cena con un po’ di musica di sottofondo.

Quali sono i vini da meditazione e perché sceglierli
Alcuni esempi di vini da meditazione sono:
-Passito di Pantelleria
-Marsala
-Sherry
-Porto
-Vernaccia di Oristano (liquoroso)
-Sauternes
Almeno una volta nella vita, se si ama il mondo del vino, sarebbe ottimale provare un vino da meditazione per godere di un’esperienza unica, data dalla piacevolezza e dalla capacità di questi vini di “bastarsi” da soli.
Questa categoria di vini unisce la piacevolezza di sorseggiare un vero piccolo miracolo in bottiglia, frutto magari di diversi anni di affinamento, al regalo più grande che si possa fare a se stessi: il tempo.
Tempo per dedicarsi ai propri pensieri, o per non pensare affatto.
Tempo per rilassarsi, lasciando il mondo e le preoccupazioni fuori dalla porta.
Tempo per volersi bene, con una piccola coccola.

Abbinamenti possibili con i vini da meditazione
Se proprio è necessario abbinare del cibo ai vini da meditazione, la scelta può ricadere su cioccolato o dessert in generale, oppure su formaggi erborinati.
L’abbinamento migliore, tuttavia, resta quello con la propria fonte di benessere più grande.
Sia essa una canzone, un libro, un film o una persona.