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vernici ecologiche

Vernici ecologiche e come sceglierle. Ce lo spiegano Sara e Marta di SAMproject

Le giornate si sono allungate, il sole risplende e abbiamo una gran voglia di rinnovare casa. É questo il momento giusto per tinteggiare le pareti o semplicemente di imbiancare. Ma a questo proposito non basta seguire la raccomandazione di arieggiare bene la stanza dopo l’utilizzo di vernici, perché alcune delle sostanze che le compongono sono molto persistenti e continuano ad essere rilasciate anche per anni. Parliamo quindi di vernici ecologiche e di come sceglierle.

Vernici ecologiche: perché è giusto sceglierle con attenzione?

In prima battuta è necessario fare una precisazione. Le vernici sono prodotti vernicianti che non contengono nella loro formulazione pigmenti coloranti e sono quindi trasparenti. Le pitture sono invece vernici che contengono prodotti coloranti. Sarebbe poi opportuno distinguere dalle vernici anche gli smalti e le lacche per la loro diversa formulazione. Ci adegueremo, tuttavia, in questo articolo, all’uso comune di questa parola e parleremo genericamente di vernici.

Perché ci interessa così tanto porre attenzione sulla scelta di questo prodotto, per il quale apparentemente dovrebbe interessarci solo la sua colorazione o la sua texture finale?

Facciamo un po’ di conti: sapete che per 1 kg di vernice vengono prodotti 100 kg di rifiuti speciali?

Pensate che per tinteggiare le pareti delle nostre case mediamente utilizziamo 0,3 litri di pittura ogni mq. In un periodo di cinquant’anni si utilizzano circa 1000 litri di vernice pro-capite. Conseguentemente è stato calcolato che ogni anno in Italia si smaltiscono un milione di tonnellate di vernici e prodotti similari. A questo dobbiamo aggiungere un altro aspetto molto importante, cioè che i composti tossici rilasciati dalle vernici possono nuocere anche alla nostra salute. 

vernici ecologiche ristrutturzione

Quali tipi di vernice esistono?

Innanzitutto è bene sapere che ci sono vernici adatte ai diversi tipi di supporto su cui devono essere applicate. Oltre alle proprietà generali di adesione, flessibilità, copertura del colore, resistenza e impermeabilità, possono poi avere delle caratteristiche più particolari.

Vediamo dunque cosa troviamo in commercio:

  • vernici per l’edilizia – resistono agli agenti atmosferici e inquinanti e hanno caratteristiche di traspirabilità per permettere la fuoriuscita di umidità dagli ambienti
  • vernici per i metalli – prevengono fenomeni di corrosione e ossidazione
  • vernici per il legno – preservano i manufatti da funghi e parassiti
  • vernici per la plastica – proteggono dai raggi UV
  • vernici per il vetro – hanno ottima adesione e resistenza ai graffi e ai lavaggi
vernici ecologiche, cosa sono

Poi dobbiamo distinguere due macro categorie, ci sono le vernici naturali e le vernici sintetiche e questa distinzione è chiaramente dovuta ai loro composti.

Il problema principale delle vernici sintetiche sono i solventi, gli ingredienti in cui vengono disciolti i colori. Quando sono di sintesi chimica, cioè derivati dal petrolio, rientrano nella lista “nera” dei VOC (o COV), i Composti Organici Volatili, sostanze che evaporano velocemente e che possono costituire un rischio per chi trascorre molto tempo in ambienti chiusi. Gli effetti sulla salute vanno da allergie e irritazioni alle vie respiratorie ad altri decisamente più seri. Molte vernici, infatti, contengono composti come benzene e formaldeide, che sono ingredienti classificati da IARC come cancerogeni.

Le vernici ecologiche, al contrario, sono pitture a basso impatto ambientale, realizzate con ingredienti naturali. Non solo sicure per l’ambiente, ma anche per chi le produce e per chi le utilizza. Non producono, infatti, esalazioni nocive per la nostra salute e non sono causa del tanto famigerato inquinamento indoor.

Le vernici ecologiche: scopriamole

Fortunatamente l’industria delle vernici ecologiche sta prendendo sempre più piede, dopo che anche la legislazione ha imposto dei limiti sempre più restrittivi al contenuto di VOC (o COV). Oggi, infatti, sono presenti sul mercato vernici ecologiche in una vastissima gamma di colori e sfumature e non sono di certo da meno rispetto alle loro concorrenti “più chimiche”.

I componenti volatili a cui abbiamo accennato poco fa, sono maggiormente presenti in prodotti a base di solventi ed acquaragia e praticamente inesistenti in quelli a base acqua. Le vernici, se all’acqua, sono di solito composte da resine chimicamente modificate per essere solubili in acqua. L’’assenza di solventi organici ne riduce sicuramente l’inquinamento, ma non per questo sempre lo elimina. Infatti si pensa erroneamente che sia sufficiente la dicitura “vernice all’acqua” per definire la tinta un composto naturale. Le vernici semplicemente così definite non garantiscono, però di essere bioecologiche e presentano analoghi problemi di quelle che non sono tali. L’unico elemento che contraddistingue l’attenzione all’ecologia è la trasparenza dell’etichetta che descrive per filo e per segno tutti i componenti.

Come possiamo riconoscere le vernici ecologiche?

Dagli ingredienti. Se la base principale delle vernici ecologiche abbiamo detto essere l’acqua, i solventi e i leganti utilizzati nella produzione di pitture ecologiche sono di origine naturale come ad esempio:

  • L’olio di semi di lino
  • La caseina del latte, la sua funzione è di legante per pitture opache, adatte sia per l’interno sia l’esterno; (questo è un componente importante da poter individuare sull’etichetta, per chi in una vernice ecologica ricercasse oltre la naturalità del prodotto anche un composto vegano)
  • Il carbonato di calce, la calce igienizza gli ambienti, tiene lontane le muffe, assorbe anidride carbonica e permette alle murature di respirare. Una scelta buona per la tua casa, per il tuo benessere, per il nostro pianeta
  • L’argilla molto adatto per un’estetica rustica e con proprietà anti-funghi e muffe

le pitture ecologiche non devono contenere solventi tossici come lo xilolo o il diclorometano che sono dannosi per il sistema nervoso.

Vernici ecologiche: ci vengono in aiuto le certificazioni

La certificazione europea più facilmente riconoscibile per i prodotti ecologici è la ECOLABEL, In questo specifico caso, tuttavia, questa legislazione ammette che le vernici o pitture con dicitura ecologica possano contenere fino al 5% di metalli pesanti, come piombo e cobalto, e una quantità ridotta di VOC.

Quindi ancora di più è importante imparare a leggere bene l’etichetta del prodotto o la sua scheda tecnica. Su ogni etichetta degli articoli che compriamo ci sono le caratteristiche tecniche. Un primo campanello d’allarme è il simbolo dell’infiammabilità: se presente sulla confezione indica sempre la presenza di solventi chimici.

Nelle nuove normative è obbligatorio indicare il contenuto dei VOC. Solitamente compaiono in g/l grammo per litro e in una colonna a parte ci deve essere l’indicazione dei parametri massimi consentiti dalla legislatura. Quindi è sufficiente comparare queste due colonne per capire quanto il nostro prodotto sia “sano”.

Solitamente le aziende che producono “naturale” ci tengono a farlo notare ed è quindi probabile che frontalmente troverete ben visibile la scritta ECOFRIENDLY o ECO-COMPATIBILE. Attenzione però, come sempre, a non fidarvi ciecamente di queste diciture che potrebbero essere semplici slogan.

Vernici ecologiche: per quali altri motivi dovremmo sceglierle?

vernici ecologiche colorate

I vantaggi dell’utilizzo delle pitture ecologiche sono diversi. Ve ne elenchiamo alcuni:

  • Sono inodori, quindi l’applicazione è salutare anche nel momento dell’applicazione, oltre che negli anni a venire e possono essere perfino applicate anche con finestre chiuse consentendo di soggiornare nell’ambiente trattato poco dopo l’applicazione
  • Essendo a base d’acqua hanno tempi di asciugatura ridotti, quasi nulli
  • Sono prive di sostanze volatili e irritanti, quindi particolarmente adatte in tutte le stanze dove soggiornano bambini, persone allergiche, asmatiche o sensibili ad agenti chimici
  • Favoriscono la naturale traspirazione della parete pitturata. Essendo le materie prime naturali, la parete è lasciata libera di respirare, si evita l’impermeabilizzazione dei muri che dovrebbero fungere da filtri per lo scambio ed il riequilibrio di umidità tra l’esterno e l’interno della casa riducendo notevolmente la formazione di muffe
  • Non sono tossiche e quindi l’ambiente domestico è salubre

E gli svantaggi?

Di contro, gli svantaggi delle vernici ecologiche sono minimi e superabili.

  • La resa per metro quadro è un po’ inferiore rispetto alle normali pitture e il costo è un po’ più elevato
  • Una volta aperta la latta si conserva al massimo per un anno, ma solo avendo cura di ricoprire la superficie con un diluente balsamico di origine vegetale
  • Solitamente le pitture ecologiche non sono lavabili o smacchiabili

Un’altra raccomandazione per essere ancora più sostenibili.

Nonostante il tempo di conservazione delle vernici sintetiche sia elevato, se dobbiamo smaltire una vecchia pittura, non possiamo farlo come se fosse un rifiuto domestico! Questo proprio per le sostanze nocive e potenzialmente pericolose (sia per l’ambiente che per la salute) che contiene. Un rifiuto speciale andrà, quindi, smaltito nel modo corretto, dopo essere stato convogliato in appositi punti raccolta e MAI scaricato in un tombino o attraverso il WC.

E infine una chicca per chi ama il Fai da te al 100% ecco una ricetta che abbiamo trovato, per verniciare il legno in modo naturale, anzi naturalissimo. Per avere mobili di legno con effetto legno antico basta immergere una paglietta di ferro in un contenitore riempito con aceto di vino e fondi di caffè, lasciare il tutto in ammollo qualche settimana finché la soluzione non avrà ossidato il ferro regalando al composto una pigmentazione color ruggine. Poi basterà semplicemente utilizzare il tutto per spennellare i vostri oggetti in legno, la colorazione che ne risulterà sarà unica.

E’ ora di mettersi all’opera!

Questo articolo è stato gentilmente scritto da Sara e Marta, le due architette dietro a SAMproject. Si occupano da anni di consulenza e progettazione consapevole, sostenendo e promuovendo aziende, imprese e artigiani che applichino la green economy. Le trovate anche su Instagram con contenuti sempre aggiornati, sotto @sustainablearchitecturalmarket

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