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TikTok è davvero così pericoloso?

TikTok è davvero così pericoloso?

TikTok non vi suonerà certamente come una parola sconosciuta, soprattutto se avete un figlio adolescente e probabilmente anche se è preadolescente.
C’è chi ne parla bene, chi male. Chi si diverte infinitamente e chi lo demonizza.
Chi lo considera un social per ragazzini, chi di adescatori, chi di creatività e divertimento.
Insomma TikTok suscita le reazioni più disparate e spacca le opinioni in due: chi pro e chi contro.
Ma cos’è davvero TikTok? Come funziona? Da che età si può usare? Ci sono rischi per i minori?
TikTok è davverò così pericoloso?
Con questo articolo cercherò di rispondere alle domande più diffuse su questo social network sperando di aiutarvi a fare finalmente un po’ di chiarezza su questo.

uso dell'applicazione TikTok
Foto di cottonbro da Pexels

Cos’é e come funzione TikTok.

TikTok è un’app a metà tra un social network e un social media, realizzata da una società cinese chiamata ByteDance.
Permette la realizzazione di brevi video sincronizzati con tracce audio ed è probabilmente per questa funzione che ha riscontrato un grande successo fra i più giovani.
TikTok però non è soltanto un social media, ma si avvicina molto ai social network come Facebook e Instagram perché permette agli iscritti di costruirsi un seguito, avere persone con cui interagire, essere apprezzati attraverso i “mi piace” ed i follower.

Il punto forte di questa applicazione è che è in continua evoluzione.
Potremmo riassumere Tiktok così:

  1. E’ una piattaforma per la condivisione e la fruizione di contenuti brevi fino a 60 secondi.
  2. Su TikTok si può partecipare, interagire e co-creare: una particolarità e un punto di forza dell’app.
  3. E’ un luogo per l’espressione creativa, grazie ai diversi mezzi a disposizione: effetti, suoni, musica, etc.
  4. Su TikTok la centralità dei contenuti è fondamentale. Non è solo un social, ma anche una piattaforma che fornisce contenuti.
  5. L’autenticità su TikTok viene sempre premiata.
  6. C’è una vasta gamma di contenuti per tutti i gusti: se all’inizio era famosa per i balletti, ora vengono pubblicati sketch comici, ma è presente anche un filone educativo e didattico, con l’hashtag #imparaconTikTok.
  7. Non è una piattaforma solo per giovani: sono presenti anche adulti e… nonni. Oltre il 67% degli iscritti ha più di 24 anni.
Photo by Hello I’m Nik ? on Unsplash

Gli strumenti e le funzioni di TikTok per renderlo un ambiente sicuro.

TikTok è destinata a utenti dai 13 anni in su.
E quindi come mai si trovano sull’app così tanti profili di minori di 13 anni?
Generalmente i minori di 13 anni che hanno un profilo si sono iscritti registrando un anno di nascita falso in modo che risulti più dell’età minima richiesta.
Questa forma di aggiro delle regole avviene con troppa facilità, infatti Il Garante della Privacy ancora l’anno scorso aveva contestato proprio questo aspetto a TikTok, più avanti nell’articolo ne parleremo.
TikTok comunque prevede una serie di specifici strumenti e misure per rafforzare ulteriormente la sicurezza degli utenti più giovani.

FUZIONI LIMITATE IN BASE ALL’ETA

I minori di 16 anni
• Profilo reso privato in automatico.
• Non possono accedere alla funzione di messaggistica diretta e non possono ospitare una diretta streaming.
• I video creati non possono essere scaricati da altri utenti. Gli altri utenti possono decidere se consentire il download dei loro video; mentre, per coloro tra i 16 e i 17 anni, l’impostazione è disattivata di default, ma possono decidere di attivarla.
• Limitazioni a chi può commentare i video creati da utenti dai 13 ai 15 anni. Questi ultimi possono ora scegliere tra ‘Amici’ o ‘Nessuno’, mentre è stata rimossa l’opzione ‘Tutti’.
• L’opzione ‘Suggerisci il tuo account agli altri’ è disattivata per i minori di 16 anni.

I minori di 18 anni
• Non possono inviare o ricevere regali virtuali.

IL COLLEGAMENTO FAMILIARE

È una funzionalità che permette di collegare l’account TikTok del genitore con quello del figlio minorenne, intervenendo su alcune impostazioni:
• rendere l’account privato
• bloccare i messaggi diretti (per chi ha più di 16 anni)
• definire dei limiti al tempo passato online
• restringere la visualizzazione dei contenuti
• disabilitare il campo di ricerca.
Si può attivare in-app nella sezione “Impostazioni e privacy”

LA PRIVACY

Di privacy e minori ve ne abbiamo parlato in modo completo in un articolo arricchito dai pareri di uno psicologo e di un avvocato: La privacy dei bambini sul web: come gestirla?

Va sempre posta molta attenzione alla privacy sui social e nello specifico parlando di TikTok è consigliabile:

  • Fino ai 18 anni è consigliato mantenere l’impostazione dell’account privato.
  • Foto profilo, immagine di copertina e bio sono pubbliche, vanno quindi scelte attentamente.
  • Consiglia a tuo figlio/a di non rivelare informazioni personali come età, indirizzo di casa, numero di telefono o luoghi frequentati

Alla luce degli ultimi fatti accaduti, la terribile vicenda della bambina di 10 anni di Palermo, il Garante della Privacy ha disposto, per la protezione dei dati personali, il blocco del social.
Ciò significa che con effetto immediato dal 22 Gennaio 2021 parte il blocco di TikTok per tutti quegli utenti la cui età anagrafica non è verificata o verificabile.
Il blocco ha effetto immediato ed è ad oggi valido fino al 15 febbraio 2021.

Direttamente dal sito del Garante della Privacy in riferimento all’accaduto:
“L’Autorità ha deciso di intervenire in via d’urgenza a seguito della terribile vicenda della bambina di 10 anni di Palermo.

Il Garante già a dicembre aveva contestato a Tik Tok una serie di violazioni: scarsa attenzione alla tutela dei minori; facilità con la quale è aggirabile il divieto, previsto dalla stessa piattaforma, di iscriversi per i minori sotto i 13 anni; poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni rese agli utenti; uso di impostazioni predefinite non rispettose della privacy.

In attesa di ricevere il riscontro richiesto con l’atto di contestazione, l’Autorità ha deciso comunque l’ulteriore intervento odierno al fine di assicurare immediata tutela ai minori iscritti al social network presenti in Italia.

L’Autorità ha dunque vietato a Tik Tok l’ulteriore trattamento dei dati degli utenti “per i quali non vi sia assoluta certezza dell’età e, conseguentemente, del rispetto delle disposizioni collegate al requisito anagrafico”.

Il divieto durerà per il momento fino al 15 febbraio, data entro la quale il Garante si è riservato ulteriori valutazioni.

Il provvedimento di blocco verrà portato all’attenzione dell’Autorità irlandese, considerato che recentemente Tik Tok ha comunicato di avere fissato il proprio stabilimento principale in Irlanda.”

Il Garante italiano Privacy ha chiesto al “Comitato europeo per la protezione dei dati personali” (Edpb), che comprende tutte le Autorità privacy dell’Unione Europea, di avviare una specifica task force sui rischi del social TikTok, usato da milioni di giovanissimi in tutto il mondo.
In particolare, è stato chiesto che la questione venga discussa durante la prossima riunione dell’Edpb a Bruxelles il prossimo 28-29 febbraio.

Foto di Artem Podrez da Pexels

LE REGOLE DELLA COMMUNITY DI TIKTOK

Come nella vita di tutti i giorni, così anche nella community di TikTok, un comportamento responsabile, corretto e positivo è alla base di una convivenza serena.
I Termini di Servizio e le Linee Guida della Community ricordano a tutti quali sono le regole da tenere a mente prima di pubblicare un contenuto o interagire con gli altri utenti.
Qualsiasi contenuto video, audio, livestream, immagini, commenti e testo che violi le Linee Guida viene rimosso, ma a volte ciò avviene dopo una larga diffusione del contenuto.

Le Linee Guida di TikTok coprono una vastissima gamma di contenuti non accettati sulla piattaforma, che potremmo riassumere così:

  • Individui e organizzazioni pericolose (Minacce e incitazione alla violenza, Organizzazioni terroristiche, Odio organizzato, Organizzazioni criminali)
  • Incitamento all’odio (Attacchi nei confronti di caratteristiche protette, Ingiurie, Ideologie basate sull’odio)
  • Attività illegali e merci regolamentate
  • Contenuti violenti ed espliciti
  • Suicidio, autolesionismo e atti pericolosi
  • Molestie e bullismo (Comportamenti offensivi, Molestie sessuali, Minacce di hacking, doxxing e ricatto)
  • Immagini di nudo e atti sessuali
  • Tutela dei minori (Adescamento, Sfruttamento sessuale dei minorenni, Immagini di nudo e atti sessuali con minorenni, Attività dannose da parte di minorenni, Danno fisico e psicologico dei minori, Crimini contro bambini e adolescenti)
  • Integrità e autenticità (Spam e fake engagement, Sostituzione di persona, Disinformazione, Violazione della proprietà Intellettuale)

Risorse disponibili su TikTok
Centro Sicurezza
Risorse per i genitori
Portale per i Giovani

Photo by Hello I’m Nik ? on Unsplash

TikTok è pericoloso o sicuro?

Ma quindi TikTok è davvero così pericoloso o no? Una delle maggiori critiche mosse a TikTok è che i moltissimi minori sulla piattaforma espongono la propria immagine senza alcuna protezione. E lo fanno, come detto, mostrando molto di sé.
Il regolamento dell’app fissa a 13 anni l’età minima per potersi registrare, ma l’unico modo per farla rispettare ad oggi è la vigilanza da parte dei genitori.
Il problema d’altronde è più complesso, dato che molti bambini già alle elementari posseggono un proprio smartphone.
Come in tutte le cose, però, spesso il problema non è mai la cosa in sé, ma l’utilizzo che se ne fa.
Le applicazioni e i telefonini ormai fanno parte delle nostre vite e per questo la UNC, l’Unione Nazionale Consumatori, consiglia di non demonizzarle, ma di trattarle con consapevolezza.

Ecco perché i figli vanno accompagnati ed educati non solo nel mondo reale, ma anche nel digitale, per evitare che venga usato nel modo sbagliato.
Non bisogna estraniarsi dalla tecnologia, ma occorre viverla insieme. 
Ciò che nuoce è l’abuso, non il corretto utilizzo ed in questo i genitori hanno un ruolo fondamentale. I minori hanno bisogno di qualcuno che li accompagni e li educhi verso un utilizzo corretto delle tecnologie per poterne conoscere e sfruttare le risorse, le potenzialità e garantire il ben-essere digitale, inteso come lo stare bene all’interno di una piattaforma.
I minori non sono in grado di autoregolarsi autonomamente, questa è una cosa che i genitori non possono ignorare.

TIKTOK E GLI ADOLESCENTI

Sotto i 13 anni non è consentito l’installazione dell’applicazione, questo però non significa che dai 13 anni in poi gli adolescenti siano in grado di gestire questo social in maniera autonoma e corretta.
Il genitore anche in adolescenza ha il ruolo importante di filtrare e guidare i figli.
L’app infatti risponde al bisogno, tipico di questa età, di definire la propria identità e di vederla accettata e confermata dagli altri però, in TikTok la corsa al like e alla visualizzazione, rischia di renderla quasi una dipendenza, aggravandola poi con l’illusione di poter diventare famoso senza sforzo, solo grazie a un’app.

Non si deve trascurare anche il fatto che, gli adolescenti che usano la rete senza essere preparati a farlo, rischiano di finire in quella insana rincorsa alla perfezione tanto ostentata sui social che non li fa mai sentire abbastanza, con tutte le terribili conseguenze di cui abbiamo parlato nell’articolo “Adolescenti allo specchio: la ricerca della perfezione.”

Foto di cottonbro da Pexels

COSA PUÒ FARE UN GENITORE

Su TikTok un genitore può:

  • Usare e tutti gli strumenti messi a disposizione dalla piattaforma, che gli permettono di monitorare le attività del figlio senza deprivarlo del suo spazio e della sua libertà di azione. 
    Le restrizioni non sono limitazioni, ma una tutela.
  • Aiutare a selezionare i contenuti e le modalità di interazione.
  • Insegnare un pensiero critico in rete per individuare eventuali abbagli e criticità e essere meno condizionabili, perché in mezzo a tutti gli stimoli e informazioni positive si nascondono tanti link e notizie strumentalizzate, fuorvianti e condizionanti. 

Inoltre, Unione Nazionale Consumatori ha realizzato, in collaborazione a Maura Manca, Psicologa clinica, psicoterapeuta e Presidente dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza Onlus, la guida “Insieme alla scoperta di TikTok – Guida all’uso sicuro dell’app più creativa del momento”. Si tratta di una sintesi del mondo TikTok e degli strumenti a disposizione per vivere un’esperienza sicura e positiva. E’ una guida davvero interessante che consiglio a tutti i genitori di leggere, con un bellissimo decalogo alla fine da poter condividere con i figli adolescenti e magari appendere a casa. Potete scaricare la guida QUI.

TikTok ed il bisogno di educazione digitale

Regole a parte, il tragico fatto di cronaca avvenuto a Palermo investe un secondo fronte, quello del ruolo dei genitori e dell’educazione digitale oggi.
Nessuno di noi può realmente entrare nei singoli casi e non è certo questo il luogo in cui cercare di comprenderli.
Tuttavia, è ormai evidente che i genitori di oggi sono alle prese con una dimensione online per cui non hanno consolidati modelli parentali di riferimento e troppo spesso sottovalutano il loro ruolo di guida nell’educazione digitale.

Legalmente i bambini sotto i 13 anni non possono stare da soli su nessun social.

L’accesso deve avvenire sempre in compagnia di un genitore che insegni loro a valutare i diversi contenuti.
Erroneamente siamo portati a credere che i nostri figli sappiano gestire tutti i contenuti che trovano in rete, semplicemente perché li vediamo preparati e più bravi di noi nell’usare tecnicamente uno smartphone od il pc, dimenticando però che i due aspetti non sono collegati e che spesso invece, i bambini e gli adolescenti, non sono consapevoli di quello che stanno facendo.

Questo perché i bambini, ma anche gli adolescenti, non hanno ancora sviluppato un pensiero critico, ossia quella forma di pensiero che permette di individuare errori e criticità di un processo o di un argomento e di capire cosa può nascondersi dietro una frase, usata magari solo per attirare l’attenzione del lettore.
Aiutarli a sviluppare un pensiero critico, sensibilizzarli sulle potenzialità ma anche sui rischi della rete e fornirgli strumenti adeguati per affrontare con consapevolezza l’uso dei social, sono responsabilità nostre, di noi genitori e non possiamo scansarci da questo.
Se non ci sentiamo pronti, cerchiamo aiuto, cerchiamo informazioni, prepariamoci per accompagnare i ragazzi in questo percorso, ma non lasciamoli soli.

La conoscenza e la presenza sono le due chiavi per arrivare prima, per fare prevenzione e per salvare i ragazzi dalle esperienze negative nel web che a volte possono trasformarsi in esperienze tragiche. Pensiamoci.

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