Matilde Vedove, fondatrice di Babesnskate, mi ha insegnato cos’hanno in comune skateboard e leadership. Abbiamo chiacchierato su cosa significa essere leader, cosa significa essere donna, che cos’è la comfort zone e di come trovare il proprio equilibrio tra tutto questo… da uno skateboard
Nei giorni in cui preparavo questo articolo, per casa fluttuavano le voci dei telecronisti Rai in pieno furore da Olimpiadi. Mi stavo interrogando su quale fosse il modo più originale per parlare di leadership femminile (chè, non so se lo hai notato, ma sembra saltar fuori ultimamente più del Green Pass tra i denti e io non potevo non voler dire la mia) quando tre soldini di cacio, a quanto pare, hanno fatto la storia: Sakura Yosozumi, Kokona Hiraki e Sky Brown erano sul primo podio femminile di Skateboard Olimpico di sempre. Wow.
Mi sono incuriosita e ho scoperto un sacco di cose veramente interessanti su questo sport. Anzitutto, è nato negli anni ’50 come gioco di strada praticato, indovina un po’, principalmente dai maschi. Negli ultimi ottant’anni, però, abbiamo iniziato a farci strada anche noi e oggi tra i più grandi skateboarder del mondo ci sono anche tante donne. Sembra uno sport individuale, ma non lo è, il senso di community infatti è fortissimo, come hanno dimostrato le tre campionesse olimpiche, che nonostante fossero avversarie non hanno mai smesso di incoraggiarsi e festeggiare i reciproci successi, “team diversi, ma un’unica famiglia” ha scritto qualcuno che ne sa. Uno sport, che è andato per la prima volta alle Olimpiadi in questa edizione, che piace un po’ a tutte e tutti, tanto che dalle imprese della settimana scorsa, le ricerche su Google per acquistare una tavola sono in continua crescita.

Cosa c’entra lo skateboarding con la leadership femminile? Partiamo da quest’ultima, dato che la mia esperienza sullo skateboard è limitata a essere caduta da ferma qualche anno fa (il ragazzo a cui davo ripetizioni, lo skate era suo, commentò sardonico: “Il tonfo della vergogna”). Dopo averla vista in forme diverse, credo che la leadership femminile sia, da un lato, l’esercizio che una donna può fare delle proprie risorse e del proprio potere per avere un impatto su ciò che la circonda, persone, gruppi e contesti; dall’altro, può essere un modo che chiunque può adottare nell’esercitare la propria ledaership (Silvia Zanella ne stila tutte le caratteristiche in Il Futuro del Lavoro è Femmina, edito da Bompiani), nell’aggregare persone e nel far sì che queste possano trovare la propria strada e la propria voce. Quello che secondo me non è la leadership femminile è intenderla per indicare le situazioni in cui il leader è una donna: e grazie tante!
Allora, ho scelto di chiacchierarne con chi ha scelto la combo leadership+skateboard come sua vocazione, personale e professionale. Matilde Vedove è infatti la fondatrice di Babesnskate il primo movimento di donne alla ricerca della propria libertà… sullo skateboard! Da qualche tempo seguo lei e la sua community su Instagram e sono rimasta affascinata dalla sua capacità di aver raccolto attorno a sè tante donne accomunate dal desiderio di sperimentare la propria capacità di essere libere. Insieme a Matilde abbiamo chiacchierato di cosa significa essere leader, di cosa significa essere donna, di che cos’è la comfort zone e di perché lei ha trovato un equilibrio tra tutti questi elementi proprio sulla sua tavola.

Sei una donna che lavora con gruppi di donne, e sei tu stessa una leader, cosa ne pensi della leadership femminile?
Penso non esista una leadership maschile e una femminile. Il fatto che se ne parli tanto mi fa pensare che bisogna lavorare ancora a lungo per abbattere gli stereotipi… Lo skate, così come il lavoro, credo siano solo un riflesso della società in cui viviamo. Il fatto che si sottolinei ancora con stupore che a essere leader o imprenditrice è una donna, è sintomo di una società che forse non ha poi così risolto i problemi di sessismo come qualcuno tenta di farci credere. Certo, rispetto al passato sono stati fatti enormi progressi, ma per un futuro libero da limiti, pregiudizi e stereotipi sessisti la strada è lunga e in salita. Spero che per le future generazioni di donne lì fuori sarà sempre più normale trovare la loro voce, la loro strada, senza credere di non potere o di non esserne all’altezza!
Com’è essere una leader e imprenditrice in questo settore?
Sarò sincera visto che non mi era mai stato chiesto prima: non è facile. Mi capita e mi è capitato di non essere presa sul serio, di venir considerata una ragazzina con un sogno e tanti fronzoli per la testa, di condividere contatti e idee e vedermele soffiare sotto al naso. Scegliere la carriera imprenditoriale è un’esperienza di vita oltre che lavorativa fatta di alti e bassi e molti ostacoli. Sto imparando ad avere una visione d’insieme, a non limitarmi mai, a cercare sempre una soluzione. E la cosa stupenda è che superando i vari ostacoli ho scoperto di avere molto più supporto di quanto potessi immaginare!
Perché proprio lo skateboard?
Nel 2019 a causa di un mio problema di salute persi il lavoro. Ero lontana da casa, con il solo supporto del mio compagno, e spesso mi sentivo senza uno scopo, senza un futuro; sapevo cosa avrei voluto fare, ma non avevo il coraggio nemmeno di dirlo ad alta voce. Però più salivo sullo skate e ci passavo il mio tempo, più i pensieri negativi si volatizzavano e io prendevo consapevolezza di me stessa, di ciò che ero e avrei voluto essere: libera. Un giorno ho trovato il coraggio e ho organizzato il primo meeting: lo fatto perché ne avevo bisogno io perché sentivo la necessità di creare una rete di contatti tra donne, per sentirci più forti e meno sole. Così alla fine del 2019 ho fondato ufficialmente Babesnskate. E ho scoperto che a me piace tanto essere una BABE, cioè una donna che sta imparando a credere in se stessa, che si mette in gioco sulla tavola e nella vita alla ricerca di un suo equilibrio e che, soprattutto, crede nel potere della sorellanza e del gruppo come mezzo per ricordare a tutte che non esiste qualcosa che non possiamo fare perché siamo donne.
Nei tuoi contenuti parli di molto di coraggio e di trovare la propria strada fuori dalla comfort zone: perché è importante fare il passo oltre?
Rifugiarci nel luogo sicuro ci fa star bene, ma non ci aiuta a capire il nostro reale potenziale. Quello che io ho imparato da quando ho iniziato ad avvicinarmi al mondo degli sport da tavola è stato di credere di più in me stessa come conseguenza di un miglioramento del mio equilibrio, tanto fisico quanto mentale. Sulla tavola ho scoperto che al di là della comfort zone c’è il posto dove posso crescere davvero, diventando la persona che vorrei essere. Quando sei sulla tavola, sull’acqua o sulle rotelle, sei obbligata a e restare con il focus mentale su te stessa, a sentire e ascoltare il tuo corpo in equilibrio, a capire il significato della parola consapevolezza.
Cos’è Babesnskate?
Babesnskate è una community che connette tutte le donne che decidono di farne parte, le babes, in giro per l’Italia e il mondo organizzando eventi di action sport per donne, con lo scopo di ispirarle sempre più ad uscire dalla loro comfort zone e riscoprirsi più sicure e fiduciose di se stesse, ma soprattutto mai sole! Miriamo a essere una community che sovverte l’idea che ci siano cose che non possiamo fare perché siamo donne, che rompa gli stereotipi e faccia sentire ogni donna accolta, supportata e libera di essere se stessa.

A chi sono rivolti gli Skate Camp che organizzi con Babesnskate?
Sono rivolti a tutte le donne, senza limiti di età o di esperienza. L’unico limite da abbattere è quello nella propria testa, quella vocina che ci dice: “ma che stai facendo?” Gli Skate Camp (che presto si chiameranno Babes’ Experience), sono pensati proprio per chi vuole iniziare o ha iniziato da autodidatta a fare skate, surfskate, surf e tutti gli sport da tavola. Quello che cerchiamo di fare – perché in tutto questo non sono da sola, ma mi affianca Jonathan che da più di dodici anni insegna skateboarding a livello nazionale – è rendere più sicuro e divertente l’approccio a tutto questo mondo a cui equilibrio e consapevolezza mentale e fisica stanno alla base.
Koroo ha l’obiettivo di promuovere consapevolezza: qual è la più importante consapevolezza che ti ha donato Babesnskate e che vuoi condividere?
Consapevolezza mentale di me stessa, del mio potenziale, di sapere di poter scegliere per me stessa, per essere libera. E consapevolezza fisica di non essere sola, di poter allenare e migliore il mio equilibrio, di poter fare cose che prima non avrei mai pensato!