Natale nasce come periodo di riflessione e se c‘é un tema su cui dovremmo tutti riflettere di questi tempi, é la sostenibilità del nostro stile di vita. O per meglio dire: la NON sostenibilità. Se ci segui, saprai che si tratta di un tema che abbiamo fortemente a cuore. Non potevamo proprio, perdere l‘occasione del Natale per fare un veloce recap e dare qualche consiglio per un Natale sostenibile dalla A alla Z.
Hai mai provato a calcolare la tua impronta ecologica? É l’impatto del tuo personale stile di vita, in termini di emissioni di CO2, sull‘ambiente. Per la precisione è un‘indicazione di quanti pianeti avremmo bisogno se tutti avessero il tuo stile di vita. Ti consiglio davvero di calcolarla, perché fa aprire gli occhi e capire che quello che stiamo facendo, probabilmente non basta. Proprio il Natale, periodo di sprechi per eccellenza, potrebbe essere il momento perfetto per riconsiderare molte delle nostre abitudini. Vediamo come.
NATALE SOSTENIBILE DALLA A ALLA Z
A- albero

A come albero… va da sé. É semplicemente irrinunciabile, altrimenti dove li mette, chi di dovere, i regali? E poi il momento dell‘addobbo é importante in tutte le famiglie, per non parlare dell‘atmosfera che regala. No, all‘albero non vogliamo rinunciare. Però, diciamocelo, possiamo valutare alternative più green rispetto all‘orribile albero in plastica che conserviamo in cantina. Uno studio di Coldiretti ha chiarito che gli alberi finti inquinano 10 volte di più di quelli veri e sono ancora preferiti da 7 italiani su dieci!
Quindi, per favore, per un Natale sostenibile: albero vero! L’ideale sarebbe un abete in vaso, ma mentirei se non ti dicessi che soffrono molto il microclima delle nostre abitazioni e spesso non sopravvivono in salute fino alla fine delle Feste. Una varietà di conifera che invece si adatta agli interni e che potrebbe permetterci di addobbarla un anno dopo l’altro è il pino Norfolk.
Infine, non pensate che l’albero vero tagliato sia la versione meno sostenibile. Tutt’altro! Anche gli abeti coltivati per essere tagliati, durante gli anni di crescita hanno effetti positivi sull‘ambiente e ogni albero tagliato viene rimpiazzato da uno nuovo. Sono alberi che non esisterebbero se non venissero coltivati e venduti a Natale, quindi, se anche l’idea di segare un albero può farci uno strano effetto, sono sempre molto meglio di quelli in plastica. Tra l’altro sono piante che non hanno bisogno di essere innaffiate artificialmente o tenute in serra. Esistono veri e propri campi “coltivati” ad abeti di Natale, per cui, se il prezzo di un albero in vaso vi spaventa, prima di sceglierlo in plastica, optate per uno tagliato!
B- biglietti

I biglietti di auguri non possono mancare a Natale (forse, in realtà, potrebbero anche mancare senza troppi shock nella popolazione, ma tant‘é…). Ricordo che mia mamma li teneva tutti (accumulatrice seriale di biglietti) e li appendeva a dei nastri che negli anni sono diventati mastodontici. Comunque, se biglietti devono essere, allora sceglieteli in carta riciclata e keep it simple (evita almeno quelli musicali, con batterie). Se invece ti piace creare, può essere un‘ottima idea farne da soli con carta riciclata, cartone e altri oggetti di recupero. Online trovi infinite proposte per trovare ispirazione
C- candele

Un‘altra cosa che nei periodi di Festa compare in abbondanza nelle nostre case, sono le candele. Sulla corona dell‘avvento, nel centrotavola o semplicemente sparse per la stanza in cui ci si riunisce… diamine, anche loro non possono mancare a Natale! Sapevi che le candele tradizionali che troviamo in tutti i negozi, sono derivate dal petrolio e con la combustione emettono sostanze nocive e cancerogene? Preferisci cera d‘api o opta per cere vegetali (di riso o di soia), profumate, nel caso, con oli essenziali. La brutta notizia è il prezzo maggiore, quella buona è che durano mediamente di più perché bruciano più lentamente (e fanno meno male a noi e all’ambiente!).
D- decorazioni

Hai preso un albero vero (bravo!), ma ora va decorato! Tutti noi abbiamo in cantina o in soffitta lo scatolone delle decorazioni natalizie e probabilmente non tutto quello che contiene sarà naturale o „green“. Non buttare via niente! Ma se anche tu hai familiari (spesso sotto al metro e 30) che ogni anno disintegrano parte degli addobbi, cerca di optare per decorazioni in materiali naturali man mano che rifornisci le scorte. Legno, lana, stoffa… ma anche decorazioni completamente naturali e fai da te come pigne, ghiande, bucce d‘arancia essiccate, stecche di cannella. Fidati, sono pure elegantissime! Lo stesso vale per le decorazioni sparse per casa. Che siano ghirlande o composizioni centrotavola, porta in casa la natura!
E- energia

Durante le Feste si passa più tempo in casa rispetto al solito. Il freddo, il delirio sulle strade, la semplice voglia di rilassarsi… Attenzione agli sprechi di energia. Ricorda che la temperatura più salubre da tenere in casa non deve superare i 20 gradi (sì, anche se hai bambini piccoli). Ti servirà un maglioncino magari, ma, indovina un po‘, non c‘è nulla di strano a stare coperti anche in casa. L‘anomalia è stare in maglietta, con 25 gradi!
F- fair trade
Fai attenzione alla provenienza dei regali che compri e impara ad essere esigente. Il mondo della moda, soprattutto quella a basso costo, è senza ritegno e sta a noi richiedere maggiore attenzione. La nostra ricchezza non deve cadere sulle spalle di altri! Se acquisti qualcosa, informati su dove e come è stato prodotto. Non dimenticarti anche delle piccole botteghe artigiane della tua zona, che hanno grossissime difficoltà a reggere la concorrenza dei centri commerciali, ma che sono importantissime. Ci sono anche diversi negozi che trattano unicamente oggetti e alimenti fair trade: potrebbe essere un luogo interessante dove cercare regali dell’ultimo minuto!
G- gratitudine
Dovrebbe essere scontato, eppure sento che c‘é bisogno di ricordarlo. Essere grati per ciò che si ha é la premessa fondamentale per rigettare il consumismo che intossica il Natale. La corsa ad AVERE. La smania di MOSTRARE. Sono la schiavitú. Dobbiamo fermarci un attimo e fare pure qualche passo indietro. Poi procedere consapevoli dell‘importanza di ciò che già abbiamo rispetto a ciò che sentiamo di desiderare.
H- handmade

Se il Natale è periodo d‘amore, per un Natale sostenibile non c‘è niente di più sentimentale degli oggetti fatti a mano. Possono essere regali perfetti e racchiudono in sé l‘essenza delle Feste, in cui ogni dono dovrebbe essere un atto d‘amore. E c‘è molto più amore in un pensiero fatto a mano che in un regalo comprato all‘ultimo in un centro commerciale. Scegli materiali naturali e possibilmente oggetti di recupero (se non lo sei ancora, vi consiglio di diventare accumulatori seriali di vasetti di vetro), dopodiché sbizzarrisciti sfruttando i tuoi talenti.
Miscele in vasetto per torte, candele profumate (ricorda: o c’era d’api o cera vegetale), gioielli, qualcosa di cucito da te, oggetti decorativi, tisane… c’è davvero l’imbarazzo della scelta e sicuramente tra tutte le possibilità, esiste qualcosa che potrebbe fare al caso tuo.
I- influenza!
No, non l‘influenza che vi piglia, come da tradizione, il 26 dicembre e vi rovina la settimana bianca. E no, non quella che sta stravolgendo le nostre vite da un anno a questa parte. Influenza! Il verbo imperativo. Cerca di influenzare chi ti sta intorno, con rispetto ma determinazione. Mostra, attraverso le tue azioni e le tue scelte, che la strada della sostenibilità non é una cosa da Hippie o santoni. Che sono talmente tante le piccole attenzioni che possiamo avere, che una volta messe tutte insieme avranno un impatto reale e tangibile. Sii tu, per primo, il cambiamento che vuoi vedere nel mondo!
L- luci

No, a Natale le luci non mancano. Che siano quelle sull‘albero o in giardino oppure le semplici lampadine di casa, con le giornate corte e la voglia di stare in casa, si tende a consumare più energia elettrica. Impegnati a sostituire (man man che si rompono) le vecchie lampadine alogene con quelle a risparmio energetico a LED. Consumano 1/10 delle equivalenti alogene e hanno una durata decisamente superiore. E spegni tutto, albero compreso, quando non sei in casa
M- materiali
Ci hai seguito durante il Plastic Free July?. Eliminare la plastica usa e getta, ridurre le confezioni, preferire materiali naturali o comunque facilmente riciclabili quando possibile… questi e tanti altri erano i nostri obiettivi. A Natale, se consideriamo le decorazioni, i regali, l’albero, i cenoni, le paillettes, ecc… le situazioni in cui preferire materiali facilmente riciclabili sono davvero tante! L’alternativa c’è quasi sempre, basta cercarla.
N- naturale

Ed ecco la parola che riassume praticamente tutto. Non importa che si tratti di regali, di decorazioni, di abbigliamento o in generale di stile di vita; un ritorno alla naturalità è indispensabile. La natura ci fornisce praticamente tutto ciò di cui possiamo aver bisogno se siamo disposti a fare un passo indietro verso uno stile di vita più semplice. Se siamo disposti ad abbracciare una “riduzione consapevole” (la parola “decrescita” non mi piace molto) dei nostri desideri verso quelli che sono i nostri reali bisogni.
Vediamo la natura come qualcosa di esterno a noi. Nella migliore delle ipotesi, la percepiamo come qualcosa che dobbiamo trattare con rispetto. Ma la natura SIAMO NOI. Nonostante lo skyline delle nostre città sia molto più brutto dei nidi o delle tane nel bosco, siamo anche noi abitanti della natura, come qualsiasi altro essere vivente. Il giorno in cui capiremo questo, ci renderemo conto che la natura non va “salvata”, ma “vissuta” in armonia ed equilibrio.
O- organic
Che si parli di ingredienti per il cenone (o pranzo), o di abbigliamento, ormai saprete che una produzione biologica ha un impatto molto inferiore sull’ambiente. È un’attenzione che dovremmo avere tutto l’anno, nei limiti delle nostre possibilità, ma a Natale, aumentando i consumi, il tema è ancora più importante! Se non sei ancora abituato ad acquistare biologico, potresti approfittare del Natale come sfida: scegli un natale bio.).
P- pacchetti

Hai in mente quella montagna di carta, fiocchi e fiocchetti che rimangono a terra quando tutti i regali sono stati scartati? I pezzi in condizioni migliori vengono raccolti dal mastro riciclatore della famiglia (di solito la mamma) e ricompariranno l’anno successivo, ma il grosso viene sempre buttato. Spesso nell’indifferenziato perché si tratta di combinazioni di materiali diversi. Un buon obiettivo per questo Natale sostenibile dalla a alla z, potrebbe essere quello di ridurre questi sprechi con un po’ di creatività. Regali di piccole dimensioni possono essere confezionati in sacchettini di stoffa che ognuno può riutilizzare a piacimento. Oppure in scatoline realizzate con vecchi rotoli di cartone. Anche della carta di giornale che avete già in casa può essere un’ottima alternativa per limitare gli sprechi. Guardati intorno in casa, probabilmente hai già tanti oggetti che aspettano di essere trasformati in confezioni zero waste!
Q- qualità
“Less is more”. Lo diceva l’architetto Mies van der Rohe ed è sempre una gran verità, soprattutto in un periodo di consumi sfrenati come il nostro. Compriamo di meno e compriamo meglio! Impariamo a investire in oggetti e materiali di qualità ogni volta che dobbiamo comprare qualcosa. Meglio rinunciare a qualche pezzo in più per essere sicuri della qualità di quelli che abbiamo. E qui ci colleghiamo al prossimo punto.
R- regali
I regali fanno parte di quello che rende il Natale così speciale. Anche se, davvero, non abbiamo bisogno di nulla, a qualche pensiero sotto l’albero non si può rinunciare! Però possiamo sceglierli con attenzione, puntando sulla semplicità e sulla naturalità. Una cosa che facciamo noi, soprattutto con i bambini, è regalare “esperienze” piuttosto che oggetti. Un viaggio, un pomeriggio particolare ecc… Oppure attrezzatura sportiva così da poter passare giornate insieme all’aperto e, di nuovo, accumulare esperienze con l’intera famiglia.
S- spreco

Ed eccoci al tema super critico di ogni Natale. La quantità di cibo e oggetti che finiscono nella spazzatura durante le Feste. È un aspetto su cui tutti dovremmo impegnarci. Una pianificazione precisa di ciò che andrà acquistato in vista del Natale, è fondamentale per non ritrovarsi a S. Stefano sommersi da una quantità di avanzi impietosa. Ricordati che moltissimi alimenti, anche se già cotti, possono essere congelati, per cui, prima di far finire qualcosa nella spazzatura, valuta se non possa essere un’opzione.
T- tempo di qualità
Dovrebbe essere l’essenza delle Feste. Godersi il tempo insieme. Ritrovarsi quando per quasi tutto il resto dell’anno, le giornate sembrano scivolarci via. È quello di cui abbiamo bisogno, oltre a non costare nulla e non inquinare nemmeno un pochino.
U- urgenza
Tutto quello che stiamo dicendo, non solo riguardante questo Natale sostenibile dalla A alla Z, ma in linea più generale, alla sostenibilità del nostro stile di vita, va recepito subito. Temporeggiare non è più possibile. Pensare che tanto, un nostro singolo impegno, non possa avere effetti reali, non è più accettabile. Esiste un movimento giovane, che sta diventando enorme e allargandosi in ogni continente. Ormai è chiaro a tutti, che un passo, anche minimo, nella giusta direzione, se fatto da milioni di persone, è l’unica speranza di salvare questo Pianeta… anzi, è l’unica speranza di salvare NOI su questo Pianeta, visto che lui troverà in ogni caso un nuovo equilibrio
V- vegetali

Una delle maggiori cause di inquinamento a livello globale è l’allevamento. È il principale responsabile della deforestazione selvaggia e porta su di se un bilancio impietoso anche quando si parla di consumo di acqua e emissione di gas serra. Le risorse necessarie alla produzione di una bistecca non sono sostenibili. Bisogna aumentare i vegetali nella nostra dieta, a Natale come nel resto dell’anno e, se non si riesce davvero a fare a meno della carne, ridurla a quell’eccezione che ci si concede ogni tanto. Se non sai da dove partire, ecco un menu invernale completamente vegetale, bilanciato perché sviluppato da una dietista (Elena Mazzetto di I semi della dietista) e a base di prodotti di stagione per aumentare gusto e benefici riducendo i consumi.
Z- zero waste
Nel periodo natalizio la produzione di rifiuti aumenta in maniera esponenziale. Purtroppo va di pari passo con il discorso dello spreco si poco fa, ma oltre a ridurre e cercare di limitarsi ad acquistare il minimo necessario, c’è un passo successivo da fare. Cerca di non essere tu responsabili dell’aumento della produzione di rifiuti in periodo natalizio. Fai attenzione alle confezioni quando fai acquisti (che siano alimentari o di altro genere) e manda un messaggio all’industria evitando di acquistare prodotti con eccessiva e/o inutile confezione. Abbiamo noi le redini del mercato, potremmo dettare le regole se solo iniziassimo ad acquistare con maggiore consapevolezza e riutilizzare ciò che può essere riutilizzato!