Quando mi sono trasferita a Dubai uno dei miei desideri era quello di imparare qualche parola in arabo cosí mi sono iscritta ad un corso.
Beh, se si usa spesso l’espressione “non capisco, per me è arabo” un motivo c’è eccome!
L’arabo è una lingua bellissima ma davvero molto complicata soprattutto quella scritta tanto che dopo poco mi sono arresa (anche se ultimamente ho il desiderio di provarci di nuovo).
L’arabo si scrive e si legge partendo da destra verso sinistra e questo, credetemi, è la difficoltà minima!
Nonostante questo, sono riuscita ad imparare le parole più semplici e riesco addirittura a dire il mio nome “Ana ismee Olimpia” (mi chiamo Olimpia), contare fino a 10 e dire da dove vengo… wooooow, lo so, per voi sembrerà una stupidaggine, ma per me è stata una grande conquista.
Un po’ come per i dialetti delle nostre regioni l’arabo parlato varia a seconda del paese: cosa che rende tutto ancora più complicato!
L’alfabeto

L’alfabeto arabo è costituito da 28 lettere di cui solamente 3 sono vocali, ciascuna lettera araba può avere fino a quattro forme, a seconda che sia:
• isolata ( ad esempio parole monosillabiche)
• in posizione iniziale (all’inizio di una parola oppure dopo una lettera che non si può legare alla seguente)
• in posizione centrale
• in posizione finale (che significa in corrispondenza dell’ultima sillaba di una parola).
Le lettere in posizione centrale o finale si legano sempre alla lettera precedente, sia nella scrittura a mano che in quella a stampa.
Per quanto riguarda la lettera seguente, ci sono due casi:
• lettere che si legano a sinistra (obbligatoriamente)
• lettere che non si legano a sinistra (mai).
Ci sarebbero davvero tantissime cose da dire per spiegare questa lingua ma…vi ho reso un pò l’idea?
Ecco a voi alcune parole in arabo:
marhaba = ciao
ma’a salama = arrivederci
min fadlak = perfavore
shukran = grazie
sabaah al-khayr = buon giorno
maaa al-khayr = buona sera
mabrook = congratulazioni
la = no
naam = sí
Ah, quasi dimenticavo: la famosa frase con cui spesso si inizia a studiare in inglese “the pen is on the table” la so dire anche in arabo “al calam ‘ala al maida”: che dite ora me lo merito un applauso?
Ecco, direi che per oggi può bastare.