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gentilezza online
Scegli di fare la differenza online

Gentilezza online: fare la differenza anche sui social.

La gentilezza è un elemento che fa parte (o dovrebbe far parte) della nostra vita quotidiana. Fin da bambini ci viene insegnato ad essere educati e gentili con il prossimo anche se nella società poi scopriamo che le cose vanno un po’ diversamente.
Oggi nel nostro mondo, in continuo cambiamento, che produce stress e genera ansie profonde, abbiamo bisogno come non mai di gentilezza e ne abbiamo un bisogno grande e continuativo. Un bisogno non solo del mondo reale ma soprattutto di quello digitale online.
Di gentilezza online si è cominciato a parlare da poco, solo dopo esserci resi conto che l’ostilità in rete ha conseguenze concrete, gravi e permanenti nella vita delle persone.

Photo by Kelli McClintock on Unsplash

Che cos’è davvero la gentilezza oggi.

Partiamo dalla definizione del termine gentilezza che ci fornisce il vocabolario Treccani.

gentilézza s. f. [der. di gentile1]. – 1. ant. Nobiltà, sia ereditaria sia (secondo l’interpretazione degli stilnovisti) acquisita con l’esercizio della virtù e con l’elevatezza dei sentimenti: prende amore in gloco (Guinizzelli). 2. a. La qualità propria di chi è gentile, nei varî sign. dell’aggettivo: gd’aspettogdi modi; e in senso morale: gd’animodi costumidi sentimenti. Più com., amabilità, garbo, cortesia nel trattare con altri: persona di squisita g.; la sua innata g.; è di una graraincomparabileper g., formula di cortesia nel chiedere un favore, un’informazione e sim. b. Atto, espressione, modi gentili: fare una g., usare molte g., colmare di gentilezzegli disse delle g.; trattareaccogliere con gran gentilezza.

La gentilezza è una parte intima di noi, quella che ci rende umani quando la manifestiamo nel rapporto con gli altri. La gentilezza è un atteggiamento che si basa sull’apertura verso gli altri e che si diffonde senza gerarchie, senza escludere nessuno.
Sarò gentile tanto con chi conosco quanto con gli sconosciuti.
Perché la gentilezza, quella genuina, non ha secondi fini, non è praticata per interesse, per ottenere qualcosa, ma è manifestata liberamente senza pretendere nulla in cambio.

Spesso infatti la gentilezza si esprime proprio con piccole azioni casuali che sono tuttavia in grado di cambiare positivamente il corso delle nostre giornate.
Talvolta la gentilezza viene scambiata come debolezza e liquidata come sentimentalismo ma non lo è affatto, anzi: la gentilezza fortifica gli individui perché occorre forza interiore per manifestarla.
È la virtù più difficile, richiede forza e sicurezza d’animo.
Per poter davvero esprimere gentilezza (sia con le parole che con i fatti) bisogna aver trovato il proprio equilibrio interiore.

La normalizzazione dei “cattivi” sentimenti a discapito della gentilezza.

Disillusione e diffidenza ci hanno quasi fatto dimenticare che la gentilezza è semplicemente una delle massime espressioni della nostra natura di esseri umani.
Ci scordiamo della gentilezza spesso nella vita reale ed ancor di più online.
Basta leggere una qualsiasi discussione su un social qualunque, che sia Twitter o Facebook, oppure su Instagram, e ti accorgerai subito che nel mondo virtuale la gentilezza è spesso scordata.
Toni aggressivi, hate speech, insulti spesso anche pesanti, sono all’ordine del giorno, la rabbia scorre veloce sui tasti degli smartphone e passa attraverso gli schermi arrivando a noi quotidianamente e così prepotenza, odio e violenza nel modo di esprimersi diventano l’abitudine.
Disprezzo e prepotenza vengono normalizzati ed interiorizzati da tutti noi e diventa sempre più faticoso percepirli come comportamenti dannosi e condannabili.

Sui social network si ha un diverso tipo di controllo delle emozioni e dei comportamenti, e anche l’empatia sembra essere messa a dura prova e prevale un clima di odio e risentimento verso l’altro. Inoltre nelle relazioni online spesso vengono a mancare quella sorta di rispetto e di inibizione che regola gli scambi comunicativi soprattutto fra sconosciuti, è come se venissero a mancare dei filtri e le persone si sentissero in diritto di esprimere le proprie opinioni in modo spesso aggressivo e brutale.

La gentilezza dovrebbe diventare il modo naturale della vita, non l’eccezione.
(Buddha)

Gentilezza online: qualcosa sta cambiando.

Il modello sociale non aiuta lo sviluppo della gentilezza, anzi incoraggia la competitività che spesso innesca ansia e provoca stress. Alti livelli di stress favoriscono comportamenti aggressivi, negativi e scortesi.
Ultimamente sempre più persone si stanno ribellando a questo schema, rifiutano questo modello culturale e si stanno attivando alla riscoperta della gentilezza.
Sono aumentate le iniziative, i dibattiti, gli studi scientifici con l’obiettivo di aumentare il livello di consapevolezza sull’argomento, e magari di innalzare i livelli di gentilezza della società.
Sempre più studi confermano gli effetti benefici della gentilezza sullo stato psico-fisico: un piccolo gesto gentile influisce positivamente sul buonumore, sia per chi lo fa sia per chi lo riceve.

Sono sempre di più le iniziative che nascono per contrastare l’odio che scorre sui social e diffondere gentilezza online, sicuramente merita di essere citata un’iniziativa italiana:
Parole ostili, creata dall’associazione no-profit Parole O_Stili (nata a Trieste nell’agosto 2016).
Un progetto sociale di sensibilizzazioni contro la violenza delle parole, Parole O_Stili ha l’ambizione di ridefinire lo stile con cui le persone stanno in Rete, vuole diffondere l’attitudine positiva a scegliere le parole con cura e la consapevolezza che le parole sono importanti.

Si può leggere nel loro sito: “Il potere delle parole: commuovono, uniscono, scaldano il cuore. Oppure feriscono, offendono, allontanano.
In Rete, spesso l’aggressività domina tra tweet, post, status e stories.
È vero che i social media sono luoghi virtuali, ma è vero che le persone che vi si incontrano sono reali, e che le conseguenze sono reali.
Per questo oggi, specie in Rete, dobbiamo stare attenti a come usiamo le parole.”

Parole O_Stili ha creato anche un manifesto della comunicazione non ostile che elenca dieci princìpi di stile utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete.

Manifesto di Parole Ostili

Il Manifesto è disponibile declinato anche per i diversi ambiti in cui l’associazione desidera portare cambiamento, ovvero aziende, scuola, infanzia, sport, politica, pubblica amministrazione, scienza. Leggendo i diversi punti possono apparire come regole semplici, quasi scontate, ma chi è abituato a navigare nella Rete sa che non è così.

Ognuno di noi può fare la sua parte.

Ovunque ci sia un essere umano, vi è la possibilità per una gentilezza.
(Lucio Anneo Seneca)

Sicuramente la strada da percorre per avere un clima gentile sui social è ancora lunga, ma con la buona volontà e l’esempio di chi ha già intrapreso il percorso di cambiamento la possibilità di diffusione di una “cultura della gentilezza” si fa sempre più vicina.

Si è visto come la cultura gentile non passi solo attraverso i comportamenti ma anche attraverso il linguaggio: negli ultimi anni, soprattutto sui social network, si è verificato un imbarbarimento linguistico, si è visto però che numerose iniziative sono state messe in atto per riportare la gentilezza e toni moderati nelle discussioni pubbliche, sia online che offline.

Essere gentili o essere destinatari di un’azione gentile ci sentire più felici e connessi con gli
altri: per rendere il mondo più felice allora bisogna trattare tutti con gentilezza, a partire da noi stessi. Grazie alla gentilezza possiamo creare un mondo più felice, in cui sentirci tutti più connessi, tra di noi e con l’ambiente.
Ognuno di noi può fare la sua parte. Sei pronta ad aiutarci a diffondere gentilezza?

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