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Intervista a “Farmaflò”: rendere il mondo più bello, partendo da sé

Farmaflò è un brand di cosmetici etici e sostenibili creato da Floriana Sergio, appassionata farmacista Siciliana, il cui ambizioso progetto prevede sia l’utilizzo di ingredienti esclusivamente naturali rigorosamente siciliani, che la collaborazione con strutture locali impegnate nel sociale.

Cosa ti ha spinto a creare un brand etico e sostenibile?

Le stelle polari che guidano il progetto Farmaflo sono le stesse che mi indicano la strada nella vita di tutti i giorni e sono quelle a cui non potrei mai immaginare di rinunciare. A formarli ha contribuito l’educazione famigliare ed il mio percorso scout in Agesci, prima come ragazza e poi come educatrice.

Lavorare in maniera etica, sia dal punto di vista aziendale che da quello del prodotto finale è il mio modo per lasciare il mondo un po’ migliore di come l’ho trovato. Fornire un prodotto sostenibile il modo di mettermi al servizio di chi lo usa.

Leggo nella parola sostenibilità infatti non solo dinamiche legate all’uso di materie prime a basso impatto ambientale, o alla scelta del packaging, ma anche e soprattutto all’uso postvendita del mio prodotto e al processo di acquisto.
Chi sceglie Farmaflò lo fa consapevolmente per contribuire a rendere bello il mondo partendo da sè.

Farmaflò cosmetici etici sostenibili
Le tre linee principali di Farmaflò: Picciridda, Chi Fimmina e Donna Franca. Dal pack agli ingredienti, tutto parla di Sicilia!

Che percorso hai seguito per arrivare a realizzare il tuo progetto imprenditoriale?

Mi sono laureata nel 2002 in Farmacia con indirizzo chimico cosmetico ed ho da subito cominciato a lavorare nella farmacia di mio nonno, chimico e farmacista, con l’idea che nel mio futuro ci sarebbe stata un’azienda cosmetica.

Ho quindi cominciato a muovere i primi passi da farmacista e nel frattempo ascoltavo i miei clienti, i loro dubbi, i loro problemi in ambito dermatologico e comprendevo sempre di più quanto fosse necessario un cosmetico capace di riportare al fisiologico equilibrio la pelle in determinate circostanze e di mantenerla in buono stato prevenendo possibili patologie e problemi.

Farmaflò cosmetici etici sostenibili
La Dott.ssa Floriana Sergio nel suo laboratorio Farmaflò

Qual è stata la sfida più grande che hai dovuto affrontare nel tuo lavoro legato alla sostenibilità?

Le sfide non sono concluse. La questione packaging al momento è quella più controversa. L’industria del packaging non è ancora pronta per una definizione netta di sostenibile e c’è molta confusione. Il pericolo, come osservo costantemente, è essere trascinati in un bailamme di informazioni parzialmente corrette ma che lasciano spazio a comportamenti tutt’altro che sostenibili.

Mi riferisco in materia di confezioni al finto sostenibile. Sapevi che i contenitori di alluminio sono internamente rivestiti? Condizione assolutamente necessaria per garantire la sicurezza del prodotto cosmetico durante l’uso finale.

In tema di sicurezza, parecchi materiali nuovi non hanno studi di sicurezza approfonditi alle spalle. Io sono sempre all’erta in questo campo ma penso che siamo un po’ lontani dall’arrivo. Siamo in cammino però e durante il percorso Farmaflo rivolge lo sguardo facendo attenzione ai punti che possono fare la differenza.
Insomma aspetto pazientemente e nel frattempo percorro la strada.

Farmaflò cosmetici etici sostenibili
I cosmetici Farmaflò, realizzati esclusivamente con prodotti naturali siciliani e con la collaborazione di strutture impegnate nel sociale per contribuire al rilancio del territorio.

Come vedi il mondo della cosmetica sostenibile da qui ai prossimi 10 anni?

Bella domanda. Probabilmente prevarrà la cosmesi solida, e non mi riferisco solo alla detergenza ma anche allo skin care, con formulazioni in polvere, solide, slime gelatinose. La parola d’ordine che accomuna la ricerca in campo di materie prime strutturali è “riduzione dell’acqua”. In questo senso vedo scomparire le mousse che lasceranno il posto a prodotti in polvere che piuttosto diventano schiume al contatto con l’acqua e immagino detergenti alternativi.
Si useranno sempre meno materie prime derivate dalla chimica del petrolio perché vedo molte aziende che stanno cambiando pian piano la loro vision ed i loro cataloghi. Insomma una cosmesi più vicina all’ambiente ed eudermica.
Preciso che la mia scelta naturale è anche legata all’eudermicità del prodotto. Sono dell’idea che ogni componente, anche strutturale per la formula, debba apportare un beneficio alla pelle attraverso il prodotto. Questa è la più importante differenza tra una materia prima appartenente al mondo della chimica del petrolio, includendo siliconi e tensioattivi classici, ed una di derivazione naturale.

Farmaflò cosmetici etici sostenibili
La Dott.ssa Floriana Sergio

Se ti chiedessero di descrivere il tuo brand, come lo descriveresti?

Cosa ha di diverso e speciale rispetto ad altri marchi analoghi? A questa domanda credo che ormai chi è arrivato fin qui abbia già risposto nella sua intimità, e mi piacerebbe leggere l’opinione quindi invito chi ha avuto la voglia di leggere fino in fondo a lasciarla nei commenti 🙂

Caporedattore Work&Money

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