Si può ottenere un vino bianco da uve rosse? Certo che sì!
Il colore del vino è dato da diversi fattori.
Prima di tutto, dalle sostanze che si trovano nella buccia dell’acino d’uva.
Quando bucce e polpa restano in contatto per un certo periodo di tempo significa che è iniziato il processo della macerazione, in seguito al quale le sostanze contenute nella buccia passano nel liquido.
Se si vuole ottenere un vino rosso, quindi, bisogna far macerare completamente l’acino d’uva per un periodo di tempo variabile. Inoltre, solo alla fine della fermentazione alcolica verranno eliminate le bucce.
Se, al contrario, si desidera vinificare in bianco sarà necessario eliminare le bucce dall’inizio del processo e quindi la fermentazione alcolica avverrà senza di esse.
In sostanza, quindi, da uve rosse si possono ottenere affascinanti vini bianchi e rosati.
Un esempio di vino bianco ottenuto da uve rosse? Lo Champagne!
Per la produzione di questo vino tanto amato, infatti, possono essere usate uve a bacca rossa come ad esempio il Pinot Nero o il Pinot Meunier.
Per ottenere un vino rosato, invece, ci sono diverse possibilità.
Di base, però, il colore viene ottenuto andando a lavorare sul tempo di contatto delle bucce con il liquido. A seconda dell’intensità di “rosa” che si vuole ottenere alla fine le bucce vengono lasciate macerare più o meno a lungo, mentre vengono eliminate durante il processo di fermentazione.
Il colore di un vino, inoltre, può anche indicare la sua età e il suo stato “ di salute”.
Un colore giallo paglierino, generalmente, rispecchia un vino giovane e l’assenza di maturazione in botte. Al contrario, un calice di vino giallo ambrato può essere tipico di un passito oppure di un vino troppo ossidato e, in questo ultimo caso, non più buono da bere.
Conoscere il colore tipico di ogni vino aiuta molto nella valutazione dello stesso. Non a caso, infatti, l’esame visivo è il primo step della degustazione.
Lo so, ora non guarderete più uno Champagne con gli stessi occhi!
Samantha
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