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Il carbone in Australia e i problemi ambientali che comporta

Carbone in Australia: una premessa

La combustione del carbone in Australia è la principale fonte di elettricità. Nello stato del Victoria è abbondantemente presente un particolare tipo di carbone, la lignite, notoriamente di bassa qualità quando si parla di fonte di energia. E’ più umido del carbone nero, il che causa un inquinamento supplementare quando viene bruciato. In poche parole, più di questo carbone viene bruciato, maggiore è l’inquinamento che emettiamo nell’aria e più questa diventa calda. Questo causa un grosso problema per l’ambiente.

Ma cosa è il carbone?

Il carbone (o carbon fossile) è un combustibile fossile o roccia sedimentaria estratto da miniere sotterranee o a cielo aperto, o prodotto artificialmente. La formazione del carbone risale a circa 345 milioni di anni fa, quando un clima caldo e umido e un’elevata concentrazione di CO2favorirono la crescita di alberi giganti: dopo la loro morte, favorita da inondazioni, si veniva a creare un ampio strato di legname, che non veniva degradato a causa dell’assenza di funghi e batteri specifici ancora non sviluppati, coperto poi da vari strati di altri sedimenti che lo sottoponevano a pressioni elevate e all’assenza di ossigeno. Questo continuo processo ha portato alla formazione di quelli che conosciamo come carboni fossili.

Carbone in Australia: un problema ambientale globale

L’Australia è il più grande esportatore mondiale di carbone. Nel 2017 la sua esportazione è stata valutata per oltre $ 40 miliardi, la maggior parte prodotta nel Queensland e nel New South Wales. Inoltre, il carbone estratto per uso domestico è di circa 42,3 milioni di tonnellate, per un valore di oltre 4 miliardi di dollari, principalmente per la generazione di elettricità.

I governi federali e statali traggono importanti profitti finanziari dalla vendita del carbone in Australia. Guadagnano con la riscossione di royalties e imposte sul reddito sulla produzione e vendita. Questi introiti consentono di fornire servizi essenziali di qualità che aiutano a mantenere un alto tenore di vita per tutti i cittadini. Sostengono inoltre le città rurali, con un’occupazione stabile fornita direttamente dalle operazioni minerarie e dalle industrie correlate da esse dipendenti.

Tuttavia, uno dei principali problemi con il carbone è che la sua estrazione mineraria comporta l’emissione di metano. L’Australia ha 21 miniere di carbone attualmente in funzione. Il volume di metano da loro emesso non è noto con precisione, né è noto se tali emissioni siano incluse nelle stime ufficiali delle emissioni nazionali. Un problema più serio è che, quando brucia, il carbone produce anidride carbonica (CO2). Si stima che proprio il carbone sia responsabile del 30% di tutte le emissioni di CO2 in Australia e nel mondo.

Riscaldamento globale e proteste

La produzione e la combustione del carbone sono i principali fattori che contribuiscono al riscaldamento globale e ai suoi effetti sul clima. Negli ultimi anni si sono studiate le correlazioni tra questa fonte energetica e l’aumento della frequenza e della gravità degli eventi meteorologici in tutto il mondo. Questi aumenti hanno provocato crescenti proteste pubbliche. In particolare sono i giovani in prima linea a invitare i governi a essere più attivi nell’azione per ridurre le emissioni di gas serra.

C’è inoltre in Australia una forte corrente negazionista, mai osteggiata apertamente dal governo, che rifiuta la correlazione tra i cambiamenti climatici e il carbone. Il grosso problema degli incendi di inizio anno ha però intensificato le proteste e il tema risulta sempre attuale e presente.

Carbone in Australia: il danno ambientale locale

I danni causati da gravi eventi meteorologici nel 2019 hanno incluso siccità prolungata e incendi, inondazioni e ondate di calore. Questo ha prodotto temperature record, per non parlare di clima estivo esteso di 5-6 settimane. L’effetto è stato una massiccia perdita di habitat e fauna selvatica. Sono scomparsi terreni e bestiame che pare richiederanno 3-5 anni per essere sostituiti, a condizione che non si ripetano gli eventi distruttivi che li hanno causati. Si stima che il recupero dai danni causati dagli eventi del 2018 costerà 18 miliardi di dollari.

Il World Wildlife Fund Australia stima che circa 1,25 miliardi di animali siano morti negli incendi. Tra questi, koala, canguri, wallaby, cacatua e tante altre specie di volatili. L’organizzazione ha affermato in una dichiarazione che diverse specie “potrebbero essere sull’orlo dell’estinzione”.

Conclusioni

L’Australia è un incredibile paradiso naturale. E’ terra di specie presenti solo nel suo territorio, spiagge infinite, deserti, foreste. C’è così tanto da preservare che l’utilizzo delle sue risorse naturali in modo così sconsiderato pare anacronistico. Eppure sta succedendo. Sotto gli occhi di tutto il mondo.

Gli scienziati sono fortemente in disaccordo con la politica del carbone in Australia. Avvertono che il mondo ha poche possibilità di scongiurare gli effetti più terribili del cambiamento climatico se non verrà posta la parola “fine” alla sua dipendenza dalla combustione del carbone per produrre energia. Ma l’Australia ha una connessione emotiva e storica con essa che continua a plasmare la sua politica.

Quando si risveglieranno?

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