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Ambiente, società e buona amministrazione: l’azienda che verrà, che sta già arrivando

Non ne abbiamo sentito parlare per anni fino a che, d’un tratto, in tanti settori, si è iniziato seriamente a risentire dei danni dovuti da disastri ambientali, controversie sociali, danni di immagine e malgoverno delle società. Ed è così che prima timidamente e poi sempre più impetuosamente molte aziende hanno introdotto i principi dell’ESG nella loro gestione.
ESG sta per Environmental, Social and Governance, un’espressione anglofona che, nella lingua italiana, può trovare una traduzione efficace con le parole ambiente, società e buona amministrazione.

Sostenute anche dalla ufficializzazione di forme societarie che prevedono questi come i principi fondamentali su cui l’azienda si fonda, come le società benefit, e da associazioni internazionali che accompagnano le aziende nella loro crescita secondo questi principi, o nella loro transizione verso questi nuovi paradigmi.

Partiamo dall’alto: gli obiettivi dell’ONU

La nostra comunità globale è sull’orlo delle più grandi sfide che abbiamo mai conosciuto, con crisi incombenti troppo grandi perché un settore, paese o organizzazione possa guarire “da solo”.

L’ONU nel 2015 ha individuato 17 obiettivi ambiziosissimi sottoscritti da tutti i 193 Paesi membri. Le intenzioni dell’ONU sono il raggiungimento di questi obiettivi (tra cui debellamento della fame, della povertà, raggiungimento dell’equità di genere) entro il 2030 e questo progetto si traduce nell’acronimo SDG (Sustainable Development Goals).

Gli SDG forniscono un percorso completo e olistico verso un futuro condiviso più resiliente in una sequenza temporale che promuove i risultati e la responsabilità, affrontando tematiche relative a tutti gli ambiti che così tanto influenzano la vita di ognuno di noi: ambiente, società, governance aziendale.

La chiara articolazione di questi 17 obiettivi universali crea un linguaggio condiviso che crea opportunità di unità e collaborazione.

Ambiente, società e buona amministrazione

Ambiente, società e buona amministrazione: i principi ESG nella propria governance aziendale

I principi ESG sono i tre criteri centrali nella misurazione della sostenibilità e dell’impatto sociale di un’azienda. Sono quindi lo strumento attraverso il quale le aziende potranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi SDG tracciati dall’ONU.

Adottare questi principi all’interno della propria azienda significa inserire nei propri programmi di medio e lungo periodo e nella propria struttura strumenti atti a migliorare il proprio approccio nei seguenti ambiti:

  • Enviromental: l’attenzione all’ambiente;
  • Social: l’abbattimento di discriminazioni nella società aziendale e la promozione dell’uguaglianza;
  • Governance: la corretta gestione proprietaria, la buona amministrazione, il management etc.

Se pensate che migliorare le policy aziendali riguardanti ambiente, società e buona amministrazione possa risolversi in una questione solo di facciata, vi sbagliate: l’applicazione di questi principi deve essere “rilevante” cioè deve impattare in maniera significativa sul business model aziendale.

Un esempio? Una banca non potrà fregiarsi dell’applicazione dei principi ESG se avrà introdotto una policy sulla gestione dell’acqua, una società petrolifera non potrà dire di essere in linea con l’ESG se non avrà fatto interventi importanti sulla sicurezza e sulla prevenzione di disastri ambientali.

Come si potrà capire l’effettiva applicazione dei principi ESG?

Tutto ciò si è tradotto in una maggiore appetibilità sui mercati e una migliore immagine delle aziende anche a livello sociale.

Così come vengono applicati i rating per capire la solidità di una azienda o di un Paese, così sono stati creati dei rating ESG. Questi rating vengono assegnati dalle stesse società di rating che si occupano dei rating “classici” e sono paralleli a questi ultimi.

Ambiente, società e buona amministrazione
Photo by Copernico on Unsplash

Principi ESG: un termine destinato a farsi sentire sempre di più

Tra il 2015 ed il 2020 alcune aziende e pian piano sempre di più, hanno iniziato ad introdurre i principi ESG.

Da numerosi studi è emerso che questa è una pratica che conviene, in quanto le aziende che hanno applicato questi principi sono:

  • meno esposte a rischi operativi, legali e reputazionali;
  • più orientate all’innovazione e all’efficienza nell’allocazione delle risorse;
  • oggetto di maggiori investimenti da parte di investitori esterni.

Quali saranno gli effetti per i consumatori e gli investitori?

Grazie a questi rating sarà più facile investire in società più attente ed etiche e anche I fondi di investimento “etici” saranno effettivamente più trasparenti.

Quindi preparatevi ad essere sommerse da una nuova ondata di eticità e di green nelle banche e nei prodotti finanziari, che dovranno impegnarsi a trovare spazi per l’applicazione di questi principi per il miglioramento dell’ambiente, della società e della buona amministrazione aziendale, con un’attenzione particolare per l’Enviromental.

Avete iniziato a vedere in giro i bancomat di plastica riciclata? Sarà sufficiente per le banche per ottenere un buon rating?

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